"Emma", primo romanzo di Jean Reno, gioca con i sensi e la seduzione, lavora a fior di pelle per disegnare una trama che unisce l'intrigo della spy story alla passione. E come è normale aspettarsi da un grande nome del cinema, nel suo avventuroso libro, la narrazione procede per immagini...
Emma è bionda, bellissima, fa girare la testa quando passa, e fa la massaggiatrice in una città costiera della Bretagna: una protagonista insolita per una spy story. In quei ruoli ci vuole misura, riservatezza, tanta formazione e il potere di rendersi invisibili, lo sa bene Jean Reno, che del genere è esperto.
Eppure per il suo esordio narrativo Reno mette al centro della sua storia una ragazza appariscente, giovane e fragile, segnata da un lutto che l’ha lasciata traumatizzata: la perdita della madre Jeanne in un incidente automobilistico di cui si sente responsabile, ossessionata.
“Il viso di Jeanne appare dietro le sue palpebre chiuse. La madre ha il solito sorriso appena accennato, forse è il suo modo di dire: Vivi la tua vita e, come ogni volta, Emma vorrebbe agguantarla, gridarle che non è giusto che sia solo un’illusione, ma quell’accesso non dura, non serve a niente prendersela con i morti. Alla fine, resta solo il bisogno d’amore.”
Le sue giornate, tranquille fino alla monotonia, il lavoro, il gatto, le nuotate, la solitudine spezzata dai monologhi di fronte alla foto di Jeanne, sono interrotte bruscamente: dal centro di talassoterapia dove lavora, Emma è spedita nel Sultanato dell’Oman, a formare lo staff di un nuovo resort benessere da Mille e una Notte che sta sorgendo sulla costa.
Ha deciso così Tariq Khan, figlio del vice primo ministro, destinato a un futuro di successo e potere: durante un viaggio in Francia, Tariq è rimasto affascinato da Emma, e impressionato dal potere magnetico dei suoi massaggi: le mani di Emma emanano un fluido insolito e caldissimo, il loro contatto scotta la pelle, creando un circolo di emozioni e di scosse, e creano dipendenza.
Emma di Jean Reno (Longanesi, traduzione di Alba Bariffi), gioca con i sensi e la seduzione, lavora a fior di pelle per disegnare una trama che unisce spy story e romance, intrigo e passione.
In Oman, Emma è trasportata di colpo in un’orgia di lusso, un mondo luccicante per una ragazza di provincia come lei – mi sembra di essere nel mondo di Barbie – ma anche estremamente confuso, enigmatico, dove è difficile fidarsi di qualcuno: Reno crea un racconto sincopato, fatto di scatti e ritmo, di atmosfere taglienti di sospetto. Ci si muove tra telecamere e microchip, tra sguardi diffidenti e tradimenti: l’aria calda fa mancare il fiato, la calca del souk è minacciosa e nasconde insidie e pedinamenti.
I tempi sono serrati, c’è una frenesia ipnotica nella vicenda, dove il pericolo si acquatta fin troppo vicino, e non basta un velo a mascherarsi: serve astuzia e intuizione femminile. In breve, Emma si trova incastrata in una storia di complotti, improvvisamente braccata in un paese straniero.
Ci sono personaggi locali indecifrabili, la piccola comunità di expats è solo in apparenza accogliente, c’è Tariq che è intrigante e pericoloso. Emma si muove sul confine di un’avventura amorosa in un campo minato di relazioni e affari internazionali, guidata dai suoi sensi e da nient’altro. Non è poco, perché Emma ha una risorsa di cui prende consapevolezza d’improvviso: la tensione scatena in lei un afflusso di calore che le è difficile controllare, la rende attenta e reattiva come una consumata Mata Hari: quello delle sue mani è un potere quasi magico che la stupisce e la spaventa, la salva da svariate trappole, e la può rendere una guaritrice ma anche un’assassina.
“Sente un calore sempre più intenso nei palmi. Non è una sensazione spiacevole, ma è prepotente. Adesso il fluido pulsa in un flusso continuo e comanda i suoi gesti.
Abbandonati. Emma non sa se la voce venga dalla sua mente o da fuori. Tutto diventa chiaro.”
La spy story, per volere dell’autore, non prende mai il sopravvento sulla storia d’amore, e Jean Reno lascia spazio alla passione, regalando a Emma un’intimità umana, e un comportamento mai automatico: anche nei momenti di maggiore suspence, Emma non rinuncia al suo desiderio e al suo romanticismo. Questa onnipresenza dell’amore rende Emma una protagonista nuova e non banale, che sa costruire la sua forza anche dalle sue sofferenze e fragilità.
Come è normale aspettarsi da un professionista del cinema come Jean Reno, in questo romanzo la narrazione procede per immagini: poco è raccontato, molto è fatto percepire, ci sono relazioni e ambienti, luci e vento, deserto e teatro, corpi che rispondono alla legge dell’attrazione.
Emma è, in una parola sola, avventura: intesa come viaggio, intraprendenza, passione, e tanta tensione. È un’avventura anche per l’autore, un pilastro del cinema che si mette in gioco a 76 anni con un nuovo progetto, ed è forse per questo che apre il suo libro con un esergo che ha la forza di una dichiarazione d’amore: La nostra più grande avventura è proprio quella della nostra vita.
Il protagonista di Leon e Ronin sa come dare forma al racconto, lo fa senza artifici, con semplicità e con frasi brevi, velocità, dialoghi fitti di ansia e frenesia, ma anche molta suggestione: riesce così a dare forma a un mondo che unisce il romanticismo all’azione e ai profumi di terre lontane, ci fa strizzare gli occhi sulle dune, ci fa rabbrividire sul marmo di immensi saloni, ci trasmette il fascino del medio oriente in frammenti intensi e seducenti.
“Emma non ha mai visto una notte così, di un nero profondo trapuntato di scintillii vividi. Le stelle sembrano feroci e folgoranti, come segnali mandati dal cielo, che gli uomini non decifrano mai. Le formicola la pelle. Non è più solo il desiderio ma la sensazione, di nuovo, di trovarsi sull’orlo di qualcosa.”
Con la giusta formazione, e affinando i suoi talenti, anche una ragazza normale come Emma può diventare una nuova Nikita, bionda e insospettabile, coraggiosa e determinata. Jean Reno ci strizza l’occhio sul finale, e getta i semi di una possibile nuova serie, e di una nuova avventura della sua Emma.
Fonte: www.illibraio.it
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