Tre imperdibili thriller, per chi cerca emozioni forti

Redazione Il Libraio | 29.11.2020

Il nuovo romanzo di Donato Carrisi, maestro del thriller italiano, e le ultime opere di due firme internazionali come Michael Connelly e Lars Kepler...


Tre letture all’insegna delle emozioni forti, della suspense, della paura, dell’ignoto, dei misteri, del sangue. Tre grandi thriller contemporanei, firmati da riconosciuti giganti del genere, apprezzati da lettrici e lettori in Italia e all’estero, e subito protagonisti in classifica all’uscita in libreria.

Entriamo dunque nel vivo. Ecco le tre letture che vi suggeriamo (e che hanno il potere di conquistare anche chi non è – ancora? – fan del genere…):

Io sono l’abisso

copertina io sono l'abisso donato carrisi

Autore: Donato Carrisi, cioè il maestro del thriller italiano. O, se preferite, l’autore italiano di thriller più noto al mondo. Sin dal suo celebre esordio, Il Suggeritore.
Editore: Longanesi
Genere: thriller
Pagine: 384 pagine. Come sanno bene lettrici e lettori di Carrisi, la narrazione nel suo caso non lascia tregua…
Consigliato a… chi ha amato i precedenti romanzi dello scrittore, sceneggiatore e regista, come ad esempio La casa delle voci. E a chi è in cerca di una trama incalzante, che tiene sveglia la mente… una trama capace di creare dipendenza.
Trama: l’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. È consapevole che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i segreti più profondi. Lui sa interpretarli, e sa come usarli. Del resto, nasconde un segreto a sua volta. Presto, però, la sua esistenza ordinata sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola. E dalla “cacciatrice di mosche”, la cui missione è salvare il maggior numero possibile di donne…
Cosa ci è piaciuto di più: ancora una volta Carrisi si dimostra un narratore implacabile, regalando colpi di scena e sussulti improvvisi ai suoi lettori. Vi abbiamo incuriosito? Qui trovate un capitolo del suo ultimo romanzo.

La morte è il mio mestiere 

La morte è il mio mestiere di Michael Connelly

Autore: Michael Connelly, i cui thriller sono stati tradotti in 40 lingue. Dalla sua penna, tra gli altri, è nato il detective Harry Bosch.
Editore: Piemme
Genere: thriller
Pagine: 368 pagine
Consigliato a… chi, come l’autore, ha una venerazione per le indagini del detective Philip Marlowe (nato dalla fantasia di Raymond Chandler), e a chi ama i romanzi che scavano nella psicologia dei personaggi.
Trama: in questo romanzo i fan di Connelly ritrovano uno dei suoi personaggi più celebri, Jack McEvoy, già protagonista de Il poeta e de L’uomo di paglia. Stavolta il reporter viene accusato di aver ucciso una donna con cui ha trascorso una notte sola. Il giornalista sarà costretto dunque a difendersi. E lo farà, inevitabilmente, indagando a sua volta…
Cosa ci è piaciuto di più: Connelly, presidente del Mystery Writers of America dal 2003 al 2004, è una garanzia con le sue trame sempre ben orchestrate. Insomma, con lui si va sul sicuro. In più, come sottolinea il sito specializzato thrillercafe.it, questo romanzo “affronta dei temi attuali e controversi, come quello della gestione dell’industria dei test genetici e del DNA, quello del dark web e dei mostri anonimi e misogini che lo popolano, o quello della complessa relazione tra etica e privacy…”.

L’uomo dello specchio

L'uomo dello specchio

Autore: Lars Kepler (pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, un’affiatata coppia di scrittori svedesi)
Editore: Longanesi
Genere: thriller investigativo, avventuroso e psicologico
Pagine: 552, ricche di sequenze d’azione da togliere il fiato
Consigliato a… chi segue i Kepler sin dal celebre esordio-bestseller del 2009, L’ipnotista. E ai fan del noir e del thriller scandinavo.
Trama: Joona Linna è un poliziotto dai molti talenti; Erik Maria Bark è uno psichiatra esperto di ipnosi. In questo nuovo romanzo dei Kepler Linna crede di dover indagare su un omicidio, ma si ritrova tra le mani una serie di sparizioni femminili nell’arco di decenni, apparentemente legate a una stessa mente criminale che sta perdendo il controllo…
Cosa ci è piaciuto di più: come ha scritto nella sua recensione su ilLibraio.it lo scrittore Fabiano Massimi, L’uomo dello specchio “non è solo una storia di serial-killer. Ha tutti i crismi del genere, sì, e non disdegna né i particolari truculenti né i dispositivi di trama più tradizionali (ma per favore non chiamiamoli cliché: sono ferri del mestiere, sono tappe obbligate). Basta però soffermarsi su personaggi secondari come Pamela, Martin e Mia, o addirittura sui marginalissimi Adam, Alice e Blenda, per cogliere lo spessore dell’invenzione kepleriana, che non insegue il filo di una trama, ma l’ordito del mondo…”.

(articolo in collaborazione con Upday)

Fonte: www.illibraio.it

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